Il logo è il biglietto da visita della vostra attività e ne vedrete sicuramente centinaia ogni giorno, ma sapete che ognuno è il frutto di una composizione di elementi?
Gli elementi del logo
Quando ci approcciamo alla creazione professionale di un logo, occorre considerare che questo in realtà è composto da differenti parti che concorrono a presentare la vostra immagine. Quindi, anche se i vari loghi sono differenti, sono comunque composti dagli stessi elementi di design che vengono studiati nella progettazione grafica.
A volte vengono utilizzati a sproposito termini come marchio, logo o brand, considerandoli sinonimi, si tratta di un errore comune, ma è bene avere chiari i ruoli di tutti gli elementi in gioco.
Per comprendere al meglio come viene strutturato un logo dobbiamo familiarizzare con alcuni nuovi termini: il logotipo, il pittogramma e il pay-off.
Il logotipo o logo
Il logotipo è la parte leggibile del marchio. In pratica si tratta del testo che riporta la ragione sociale dell'azienda, ad esempio pensiamo a loghi divenuti ormai famosi come quello di Facebook, della Coca Cola o di Disney, in cui il nome dell'azienda è studiato per essere leggibile e riconoscibile. Spesso questo elemento è individuato da un font particolare, così particolare che ci basta una semplice occhiata, senza nemmeno andare a leggere la scritta completa, per farci pensare all'azienda di riferimento.
Nella maggior parte dei casi, il logotipo è l'elemento centrale della nostra composizione ed è quello che richiede più spazio e attenzione. Addirittura, a volte, può essere l'unico elemento del logo e, a quel punto, abbiamo la tipologia dei loghi di testo.
Il pittogramma
Può accadere che al logotipo sia associato un pittogramma, questo è la parte simbolica del marchio. Si tratta di un'icona o di un simbolo più sintetico.
I pittogrammi possono essere ideogrammi, segni astratti come quello presente nel logo Mitsubishi, oppure iconografici, quando riproducono qualcosa di riconducibile, come la conchiglia della Shell. Si può optare anche per un monogramma composto dalle iniziali dell'azienda, come simbolo, Louis Vuitton e Dolce e Gabbana utilizzano questo tipo di soluzione.
Un pittogramma andrebbe sempre accompagnato da un logotipo per permettere all'utente di risalire sempre all'azienda o al prodotto che rappresenta e evitare confusione, ma esistono casi nei quali il brand di un'azienda è talmente conosciuto che basta il semplice pittogramma e richiamarla alla mente. A questo proposito basti pensare al simbolo della Mercedes o della Nike.
Il pay-off (o baseline): lo slogan del logo
Come ultimo elemento abbiamo il pay-off. Letteralmente significa "frase di chiusura" ed è un termine tecnico utilizzato nel linguaggio pubblicitario. Si tratta dello "slogan" della nostra azienda o del nostro prodotto e, come il pittogramma, non è sempre necessario che sia presente nel nostro logo.
Il fine di utilizzare questo tipo di elemento è quella di creare un ponte tra il pubblico e l'azienda grazie a un motto o una frase facilmente riconoscibile e in grado di sopravvivere nella memoria delle persone. Si tratta a tutti gli effetti di uno slogan pubblicitario, i più celebri esempi sono: "Just do it" del brand Nike, oppure "impossible is nothing" di Adidas.
È anche detto baseline perchè, spesso, è la piccola scritta in calce a logotipo e pittogramma e chiude il nostro logo.
Conclusione: progettare e riunire i vari elementi
Naturalmente, per creare un logo completo entrano in gioco anche altri fattori, come la scelta del font oppure il colore. Anche il contesto è fondamentale per decidere come procedere nella fase di progettazione grafica, come ad esempio il settore di attività o il pubblico di riferimento.
Se desideri una consulenza per la creazione di un logo professionale per la tua azienda o i tuoi prodotti, contattaci senza impegno. Ti seguiremo nelle varie fasi di progettazione fino alla consegna dell'esecutivo.